Un rapporto inquietante della giornalista investigativa e autrice Alison Young.

Esattamente un anno fa, la giornalista investigativa e autrice Alison Young pubblicava un rapporto su USA Today su un incidente avvenuto il 9 dicembre 2019 presso l’Influenza Research Institute dell’Università del Wisconsin.

L’incidente ha coinvolto esperimenti con un virus influenzale H5N1 che era stato modificato tramite GoF [guadagno di funzione] per renderlo trasmissibile tra i furetti. Il leader del gruppo di ricerca, un famoso virologo di nome Yoshihiro Kawaoka, aveva guadagnato l’attenzione (o la notorietà) internazionale per la sua controversa ricerca GoF sull’H5N1. Come ha riferito Alison Young:

…alla fine del 2011 il mondo ha appreso che due team scientifici – uno in Wisconsin, guidato dal virologo Yoshihiro Kawaoka, e un altro nei Paesi Bassi, guidato dal virologo Ron Fouchier – avevano potenzialmente spinto il virus in quella direzione. Ciascuno di questi laboratori aveva creato virus H5N1 che avevano acquisito la capacità di diffondersi attraverso l’aria tra i furetti, il modello animale utilizzato per studiare come i virus dell’influenza potrebbero comportarsi negli esseri umani.…

L’obiettivo finale di questo lavoro era quello di aiutare a proteggere il mondo da future pandemie, e la ricerca è stata supportata con parole e finanziamenti da due dei più eminenti scienziati degli Stati Uniti: il dottor Francis S. Collins, direttore del National Institutes of Health e il dottor Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive del NIH.

Kawaoka sostiene che sarebbe “irresponsabile non studiare” come il virus potrebbe evolversi in natura. “Alcune persone hanno sostenuto che i rischi di tali studi – uso improprio e rilascio accidentale, per esempio – superano i benefici. Io ribatto che i virus H5N1 che circolano in natura rappresentano già una minaccia“, disse all’epoca”.

Nel novembre 2013, nel gruppo di ricerca di Kawaoka si è verificato un incidente con un ago, seguito dal mancato rispetto delle regole di quarantena stabilite. Sebbene da questo incidente non sia derivata alcuna infezione umana, l’incidente è stato comunque allarmante. Il rapporto della Young continua:

Nel 2014 si è registrato un crescente disagio ai massimi livelli del governo statunitense riguardo al rischio di un incidente con un virus ingegnerizzato.

L’incidente dell’ago del Wisconsin, che ha suscitato domande all’NIH ma non è stato reso pubblico, è stato presto seguito da una serie di incidenti di alto profilo nei laboratori federali nel 2014, dalle violazioni della sicurezza con antrace e influenza aviaria al CDC alla scoperta di fiale dimenticate di vaiolo che era stato conservato per decenni in un magazzino nel campus del NIH.

Nell’ottobre 2014, citando questi incidenti nei laboratori federali, l’Ufficio per le politiche scientifiche e tecnologiche della Casa Bianca ha annunciato una moratoria sui nuovi finanziamenti federali per alcune ricerche sul guadagno di funzione mentre venivano studiati i rischi e i benefici dei controversi esperimenti.

La sospensione dei finanziamenti è rimasta in vigore per tre anni fino a quando è stata alla fine revocata nel dicembre 2017. Ma è stato solo nel 2019 che ad alcuni degli esperimenti interrotti è stato consentito silenziosamente di riprendere nell’ambito di un processo di supervisione federale, che è stata criticata per aver mantenuto segreto i dettagli dei nuovi esperimenti e le basi per le approvazioni governative.

Il secondo incidente nel team di Kawaoka si è verificato meno di un anno dopo la ripresa degli esperimenti GoF. Questa volta, un ricercatore di laboratorio in formazione stava lavorando con furetti infettati dal virus H5N1 modificato con GoF quando si scoprì che il tubo del suo respiratore si era staccato dal cappuccio, consentendogli di respirare l’aria forse contaminata nell’armadietto. Anche in questo caso le regole di quarantena non sono state adeguatamente seguite e l’incidente non è stato prontamente segnalato al NIH.

Anche se presumibilmente l’incidente non ha provocato un’infezione umana, solleva tuttavia molti interrogativi sulla prudenza di manipolare il virus H5N1 in un laboratorio per renderlo infettivo e trasmissibile tra i mammiferi.

Il rapporto di Alison Young mi ha spinto a iniziare a leggere il suo libro, Pandora’s Gamble: Lab Leaks, Pandemics, and a World at Risk, pubblicato il 25 aprile 2023. Young ha una lunga storia di ricerca e reporting sui bio-laboratori e sul loro passato movimentato. La maggior parte delle manipolazioni di laboratorio degli agenti patogeni viene presumibilmente effettuata per sviluppare vaccini contro di loro nel caso in cui le loro iterazioni naturali dovessero evolversi in modo da infettare gli esseri umani, ma questa logica è altamente discutibile se non addirittura mendace.

Infatti, il 18 dicembre 2013, la Foundation for Vaccine Research ha scritto una lettera alla Commissione europea, firmata da 56 scienziati (compresi premi Nobel) in cui criticavano aspramente gli esperimenti GoF sull’H5N1 del virologo Ron Fouchier.

I 56 scienziati esprimono con veemenza la loro opinione secondo cui l’H5N1 presente in natura NON si trasmette in modo efficiente agli esseri umani e quindi presenta pochi rischi per l’uomo.

Molto più pericolosa, sostengono, è la possibilità che un virus H5N1 modificato in laboratorio fuoriesca da un laboratorio. Gli scienziati fanno riferimento alla recrudescenza dell’influenza H1N1 nel 1977 dopo una pausa di 20 anni, molto probabilmente dopo la fuga da un laboratorio nell’ex Unione Sovietica.

John Leake – 12/4/24

https://petermcculloughmd.substack.com/p/a-history-of-h5n1-lab-accidents