Come discusso nel mio ultimo articolo, BioNTech, il proprietario tedesco e produttore legale di quello che è più comunemente chiamato il vaccino anti-COVID-19 “Pfizer”, era determinato a essere non solo il produttore legale del farmaco ma, almeno in Europa, anche il produttore fisico produttore dell’mRNA, che è il principio attivo del farmaco. Così, con l’aiuto finanziario del governo tedesco, nell’autunno 2020 l’azienda ha acquistato uno stabilimento di produzione a Marburg – prima ancora che il farmaco fosse stato autorizzato per l’uso. Nell’aprile 2021, dopo essere stato ristrutturato per la produzione di mRNA da parte della società tecnologica tedesca Siemens, la produzione nel nuovo stabilimento di BioNTech a Marburg era già iniziata.

Ma i lettori attenti avranno notato un altro problema con questa sequenza temporale: il lancio del vaccino in Europa è iniziato già nel dicembre 2020 – stranamente di per sé, pochi giorni dopo l’autorizzazione. L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha autorizzato l’uso del vaccino BioNTech-Pfizer nell’UE il 21 dicembre; Il lancio del vaccino è iniziato ufficialmente in Germania, ad esempio, il 27 dicembre.

Quindi, da dove proviene l’mRNA nei lotti precedenti, quelli rilasciati tra dicembre e aprile?

Ebbene, la risposta è sepolta nel “contratto nascosto” dell’UE con il consorzio BioNTech-Pfizer (di cui ho scritto qui). Pertanto, la sezione I.6.3 del contratto o accordo anticipato di acquisto, concluso nel novembre 2020, specifica che la fornitura di vaccino “incorporerà l’RNA prodotto nei siti di produzione controllati da BioNTech”. Aggiunge, tuttavia, che “il Contraente [vale a dire, BioNTech e Pfizer congiuntamente] può produrre e rifornire da strutture al di fuori dell’Europa… per accelerare la fornitura”. Si veda l’intero paragrafo qui sotto, che, per inciso, è quasi interamente cancellato nella versione del contratto pubblicata dalla Commissione Europea.

Come chiariscono gli allegati al contratto e i documenti dell’EMA, “stabilimenti al di fuori dell’Europa” si riferisce senza dubbio allo stabilimento di produzione della Pfizer ad Andover, nel Massachusetts.

Ma ciò solleva a sua volta un’ulteriore questione. Si ricorderà dal famoso studio danese sulla variabilità dei lotti che almeno i lotti del vaccino BioNTech-Pfizer utilizzati in Danimarca si dividono in tre grandi gruppi in termini di tossicità: i lotti “blu” altamente tossici, associati a un numero straordinariamente alto di eventi avversi; i lotti “verdi” moderatamente tossici, associati a un numero relativamente elevato di eventi avversi; e i lotti “gialli”, praticamente innocui, associati a un numero molto basso di eventi avversi (e, in alcuni casi, letteralmente nessuno).

Sappiamo inoltre dagli autori dello studio che i lotti “blu”, “verde” e “giallo” non sono stati lanciati contemporaneamente ma bensì uno dopo l’altro: i lotti “blu” sono stati i primi. Ciò sembra essere evidente anche nella serialità dei numeri di lotto, come si vede nella tabella seguente preparata dai professori di chimica tedeschi Gerald Dyker e Jörg Matysik.

Quindi, questo significa che i lotti “blu” altamente tossici erano i lotti contenenti mRNA della Pfizer Andover? In teoria, il processo di produzione utilizzato presso Pfizer Andover dovrebbe essere identico a quello utilizzato presso BioNTech Marburg. BioNTech avrebbe potuto in qualche modo cambiare la ricetta, magari semplicemente utilizzando una dose inferiore a quella ufficiale, quando ha avviato la produzione presso lo stabilimento di Marburg in aprile?

È possibile che i lotti “blu” contenessero “mRNA Pfizer”, i lotti “verdi” una dose inferiore di “mRNA BioNTech” e i lotti “gialli” nessun mRNA?

Per quanto riguarda i lotti “gialli”, come discusso qui, questo è in realtà ciò a cui alludeva il Prof. Dyker quando notò per la prima volta che l’autorità di rilascio dei lotti, la PEI tedesca, non li aveva sottoposti a test di controllo qualità e disse che potevano essere “qualcosa come i placebo”.

Infine, se i lotti “blu” fossero effettivamente i lotti contenenti mRNA della Pfizer Andover, ciò significherebbe che il mercato statunitense ha continuato a essere rifornito con la formulazione più altamente tossica?

Robert Kogon – 13/4/24

https://dailysceptic.org/2024/04/13/did-highly-toxic-blue-vaccine-batches-contain-pfizer-not-biontech-mrna